The time is now:
united for the Communist Party.
Translation: Srećko Vojvodić
Just
a bit less than a month ago, the Communist Party has announced its
intention to participate in political elections 2018. Since that day,
we have received hundreds of messages of support, proposals of active
and specific help, as well as militant joining of our project. We
thank everybody and will keep on connect you these days with our
local representatives.
Following the developments of these hours, of the discussion in the communist formations and the choices made by the leadership groups, often despite broad opposition of the base of those parties, we want to make a further appeal to the comrades to take note of the choices made and mobilize to actively support the Communist Party, starting from the campaign for the 2018 elections.
Decisions
of the Communist Refoundation (Rifondazione Comunista) and the
Italian Communist Party (Partito Comunista Italiano), to join the
common list of the left, Power to the People (Potere al Popolo), are
proofs that the strategy of these parties is moving in a direction,
opposite and irreconcilable to the communist reconstruction. As we
have already pointed out several times during last couple of years,
the communist question is a question of strategic choice and not of
simple unitary proclamations, devoid of ideological clarity and
political perspective.
Unitary
list of the radical left has as its models Podemos, SYRIZA and
post-communist movements. It is firmly anchored in the international
reference of the Party of the “European Left”, movement built by
Bertinotti, whose purpose is dissolution and transformation of
communist parties in generic left forces, which accept the capitalist
system and European Union, which, due to its perspective, is directly
responsible for the social massacre in Greece. In some cases, even
the confusion is such that one even looks at the English Labor Party
of Corbyn, in Her Majesty’s opposition!
No
communist reconstruction is possible within the furrow of the
“European Left”. Everyone in the history of Italian communists
who had renounced the symbol of the hammer and sickle, and supported
the necessity to build a wider front, from Bolognina onward, moved in
the direction of overcoming the communist question, which is the
question of workers’ emancipation from capitalist exploitation, and
of socialist construction.
Do
not be fooled again! Communist reconstruction will not pass by yet
another watering down into a common list, one more radical than
another only by the choice of institutional parties; today in the
Free and Equal (Liberi e Uguali), which have “downloaded” the
Brancaccio and which were ready to leave, but which carries the same
basic contradictions that are already affecting even the most genuine
parts of that movement.
Communist
reconstruction goes along another perspective. It goes through
choices of those who are carrying forward the process of
reconstruction of an autonomous and independent field of communists
coherently and against many difficulties.
As
we have already declared, we are making the list of the Communist
Party open to contributions of all communists who do not want to
resign themselves and turn themselves into an umpteenth bankruptcy
and renunciation project. Imposed deadlines for list presentation are
rigid and the time is short. However, the unitary strengthening of
the communist reconstruction process is worth more than anything
else. The CP is ready to evaluate in any possible way individual and
collective contributions of comrades who want to join and support the
communist cause, demonstrating in facts and not in words a real
willingness to open a unitary process, in the direction indicated by
our Party long time ago.
The time is now: united for the Communist
Party.
* * *
Poco meno di un mese fa il Partito Comunista ha annunciato l’intenzione di correre alle elezioni politiche 2018. Da quel giorno abbiamo ricevuto centinaia di messaggi di sostegno, proposte di aiuto attivo e concreto, adesioni militanti al nostro progetto. Ringraziamo tutti e continueremo in questi giorni a mettervi in contatto con i nostri referenti locali.
Seguendo gli sviluppi di queste ore della discussione nelle formazioni comuniste e le scelte operate dai gruppi dirigenti, spesso nonostante ampie contrarietà della base di quei partiti, vogliamo fare un ulteriore appello ai compagni e alle compagne a prendere atto delle scelte operate e mobilitarsi per sostenere attivamente il Partito Comunista a partire dalla campagna per le elezioni 2018.
La decisione di Rifondazione Comunista e del Partito Comunista Italiano di aderire alla lista comune di sinistra, Potere al Popolo, sono la prova che la strategia di questi partiti si muove in una direzione opposta e inconciliabile rispetto alla ricostruzione comunista. Come più volte abbiamo sostenuto in questi anni, la questione comunista è questione di scelte strategiche, non di semplici proclami unitari, privi di chiarezza ideologica e di prospettiva politica.
La lista unitaria della sinistra radicale ha come propri modelli Podemos, Syriza e i movimenti post-comunisti. E’ saldamente ancorata al riferimento internazionale del Partito della “Sinistra Europea”, movimento costruito da Bertinotti, che sta operando per lo scioglimento e la trasformazione dei partiti comunisti in forze genericamente di sinistra, che accetta il sistema capitalistico, l’Unione Europea, che grazie alla sua prospettiva è direttamente responsabile del massacro sociale in Grecia. In alcuni casi addirittura la confusione è tale che si guarda persino al partito laburista inglese di Corbyn, all’opposizione di sua maestà!
Dentro il solco della “Sinistra Europea” non è possibile alcuna ricostruzione comunista. Chiunque nella storia dei comunisti in Italia abbia rinunciato al simbolo della falce e martello e sostenuto la necessità di costruire fronti più ampi, dalla Bolognina in poi è andato nella direzione del superamento della questione comunista, che è la questione dell’emancipazione dei lavoratori dallo sfruttamento capitalistico e della costruzione del socialismo.
Non fatevi ingannare ancora una volta! La ricostruzione comunista non passerà per l’ennesimo annacquamento in una lista comune, più radicale delle precedenti solo per scelta dei partiti istituzionali, oggi in Liberi e Uguali, che hanno “scaricato” il Brancaccio e quanti erano già pronti a salirvi su, ma che porta le medesime contraddizioni di fondo, che già stanno intaccando le parti più genuine persino di quel movimento.
La ricostruzione comunista passa per un’altra prospettiva. Per le scelte di quanti coerentemente e tra mille difficoltà stanno portando avanti quel processo di ricostruzione di un campo autonomo e indipendente dei comunisti.
Come abbiamo già dichiarato, facciamo della lista del Partito Comunista la lista aperta al contributo di tutti i comunisti che non vogliono rassegnarsi e consegnarsi all’ennesimo progetto fallimentare e rinunciatario. Le scadenze imposte dalla presentazione delle liste sono rigide, il tempo è poco. Ma il rafforzamento unitario del processo di ricostruzione comunista, vale più di tutto. Il PC è pronto a valorizzare in ogni modo possibile i contributi individui e collettivi dei compagni che vorranno unirsi e sostenere la causa comunista, dimostrando nei fatti e non a parole la volontà reale di aprire un processo unitario, nella direzione da tempo indicata dal nostro Partito.
Il tempo è adesso: uniti per il Partito Comunista.